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Anticorruzione: proteste sotto le bombe e disegni di legge in tempi record per l’Ucraina

Lo scorso martedì 22 luglio, il presidente ucraino Volodymyr Zelens’kyj ha firmato il disegno di legge n°12414, redatto in tempi record e approvato in seconda lettura dal parlamento con 263 voti favorevoli, sull’attività degli organi anticorruzione NABU (Ufficio nazionale anticorruzione dell’Ucraina) e SAP (Procura specializzata anticorruzione), entrambi nati nel 2015 a seguito delle riforme post-Majdan.

Con l’entrata in vigore di questa nuova legge, i due organi finora indipendenti perderebbero la loro autonomia e indipendenza per sottostare alle decisioni del procuratore generale, una persona nominata e controllata dalla classe politica: una misura che non rivela affatto efficienza e giustizia, come indicato nelle prime dichiarazioni di Zelens’kyj, ma piuttosto una garanzia che i casi contro i grandi truffatori non vengano portati in tribunale.

Nell’indignazione generale, sin dalla sera del 22 luglio, i cittadini ucraini sono scesi in piazza in diverse città del paese per chiederne subito l’annullamento, contrari alla deriva autoritaria che questa mossa avrebbe comportato.

Nonostante la legge marziale in vigore e lo stato di guerra le proteste sono state molto partecipate: solo a Kyiv erano presenti circa un migliaio di persone; persino a Sumy, città a pochi chilometri dal fronte e sotto costante bombardamento russo, le voci di protesta si sono fatte sentire, sostituite però da cartelli piantati in piazza che urlavano silenziosi per via delle misure di sicurezza adottate contro gli attacchi.

In questi cartelli, le scelte del presidente hanno trasformato il parlamento, la Verchovna Rada, in Verchovna Zrada, termine quest’ultimo che porta il significato di “tradimento”, mentre nelle piazze risuonavano slogan quali “vergogna”, “veto alla legge 12414”, “l’Ucraina non è la Russia” e altri cartelli con giochi di parole rivolti al partito di governo.

Prima e dopo la controversa legge n°12414 sugli organi anticorruzione

Probabilmente colto di sorpresa dalle piazze in protesta, Zelens’kyj ha cercato di far capire subito che è tutto sotto controllo e che il governo sta solo agendo per migliorare il sistema anticorruzione. Eppure, a soli due giorni dalla firma della legge n°12414, il presidente ha fatto un passo indietro e ha presentato un nuovo disegno di legge per rafforzare l’indipendenza delle istituzioni anticorruzione, la stessa che la legge appena approvata e oggetto di contestazione aveva rimosso.

In fretta e furia è stata quindi redatta e presentata alla Rada la legge n°13533, volta a ripristinare i poteri procedurali e le garanzie di indipendenza di NABU e SAP. Il documento prevede una serie di modifiche ai poteri del procuratore generale, alle procedure di perquisizione, all’indipendenza procedurale degli organi anticorruzione e alle questioni relative al personale, secondo quanto riferito ufficialmente dal NABU.

Probabilmente avrebbe dovuto esserci dialogo. La comunicazione è sempre necessaria

ha detto Zelens’kyj ad alcuni giornalisti il 24 luglio, aggiungendo che è concentrato sulla guerra perché in questo momento è “la questione numero uno in Ucraina”.

Dopo un incontro ad alto livello con i capi delle principali forze dell’ordine e degli organismi anticorruzione ucraini, i leader hanno concordato di sviluppare riforme coordinate per ripristinare la fiducia dei cittadini e garantire la responsabilità.

Al di fuori del paese, intanto, molti rappresentanti dell’Unione europea hanno rilasciato dichiarazioni ribadendo l’importanza di istituzioni anticorruzione indipendenti per l’integrazione dell’Ucraina nell’Ue:

Il rispetto dello Stato di diritto e la lotta alla corruzione sono elementi fondamentali dell’Unione europea. In quanto paese candidato, l’Ucraina deve rispettare pienamente questi standard. Non ci possono essere compromessi

ha sottolineato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen.

Il cancelliere tedesco Friedrich Merz ha subito espresso la sua preoccupazione perché ritiene che il sostegno finanziario dell’Unione europea al governo ufficiale di Kyiv dipenda dai progressi compiuti dal paese in materia di trasparenza, riforma giudiziaria e governance democratica. Merz e il presidente francese Emmanuel Macron hanno quindi rapidamente tenuto dei colloqui con la controparte ucraina per ridefinire insieme un nuovo testo legislativo “equilibrato”, privo di influenze russe e in grado di garantire “l’indipendenza e l’efficacia” delle strutture anticorruzione. 

Per approfondire, leggi anche: Ucraina: quanto è lontano il traguardo europeo?

Cosa prevede la nuova legge n°13533

Secondo quanto riportato dalla testata ucraina NV, ecco cosa prevede il nuovo disegno di legge registrato in data 24 luglio e che verrà esaminato in una seduta speciale della Rada il prossimo 31 luglio, come indicato sui social dal presidente del parlamento Ruslan Stefančuk.

Poteri del procuratore generale

Prima dell’approvazione della legge n°12414, il procuratore generale non aveva alcuna influenza diretta sulle attività della SAP, il che ne garantiva l’indipendenza. Il disegno di legge n°13533 propone di ripristinare l’indipendenza procedurale della SAP che la legge n°12414 avrebbe tolto, anche se il procuratore generale manterrebbe comunque il diritto di richiedere la consultazione di informazioni e materiali, a eccezione dei casi del NABU.

Perquisizioni senza mandato del tribunale

La legge n°12414 vieta di effettuare perquisizioni urgenti nei limiti stabiliti dal codice di procedura penale, in particolare nei casi di NABU e SAP. Il nuovo disegno di legge propone di ripristinare la possibilità di effettuare tali perquisizioni urgenti, anche nei procedimenti anticorruzione.

Indipendenza procedurale di NABU e SAP

Prima delle modifiche, SAP e NABU godevano di piena indipendenza procedurale. La legge n°12414 ha abolito le procedure speciali per la SAP, limitandone l’autonomia. Il disegno di legge n°13533 mira a ripristinare l’indipendenza della SAP, mentre il NABU rimane vulnerabile all’influenza dei servizi segreti dell’Ucraina (SBU) attraverso poligrafi e controlli.

Procedure di assunzione nella procura

In precedenza, le nomine avvenivano tramite concorsi pubblici. Dopo l’approvazione della legge n°12414, è diventato possibile nominare e licenziare i dipendenti senza concorso. Il nuovo disegno di legge non abroga queste norme, quindi le procedure non competitive rimangono in vigore.

Controlli da parte dei servizi segreti ucraini

Prima delle modifiche, l’SBU non aveva alcuna influenza sulla NABU e i test del poligrafo venivano effettuati internamente. La legge n°12414 ha aperto la strada a interferenze esterne. Il disegno di legge n°13533 prevede espressamente controlli del NABU da parte dell’SBU, compreso il poligrafo, il che rafforza la dipendenza istituzionale dell’ufficio.

In particolare, i servizi segreti ucraini saranno tenuti a sottoporre almeno una volta ogni due anni a test poligrafici i dipendenti di questi organismi che hanno accesso a segreti di Stato, al fine di verificare che non compiano azioni a favore della Federazione Russa.

Proteste anticorruzione a Kyiv, 23 luglio 2025 (Meridiano 13/Claudia Bettiol)

La legge n°12414 non ha nulla a che vedere con l’influenza russa

L’infrastruttura anticorruzione funzionerà solo senza l’influenza russa, che deve essere eliminata. E dovrebbe esserci più giustizia

Queste le parole di Zelens’kyj, che difende la riforma come necessaria per eliminare la presunta influenza russa all’interno della NABU e del SAPO, ma che alle orecchie dei manifestanti ucraini suona diversamente: “È assurdo. Dice che sta eliminando l’influenza russa, ma questo è esattamente ciò che la Russia vorrebbe: tribunali deboli e controllati politicamente”. Perché, di fatto, questi organismi sono stati creati con un forte sostegno occidentale (soprattutto da parte dell’Unione europea) proprio per evitare interferenze politiche.

La legge n°12414 approvata e firmata il 22 luglio non ha nulla a che vedere con l’influenza russa. Le sue clausole privano le agenzie anticorruzione della loro indipendenza e non vi è nulla nella legge che miri agli agenti russi all’interno o all’esterno delle agenzie.

Indubbiamente questi organismi, nati con le prime riforme post-Majdan, hanno svolto un ruolo centrale negli sforzi volti a ridurre contrastare il potere oligarchico – storicamente basato sulla corruzione e derivante anche dall’influenza del Cremlino – e allineare l’Ucraina agli standard dell’Ue e occidentali. Tuttavia, NABU e SAP, il cui operato non è comunque esente da critiche, non sono direttamente collegati all’influenza russa.

Il Centro per la lotta alla disinformazione ha tuttavia osservato che la Russia sta già distorcendo il significato delle proteste ucraine e la propaganda russa sta persino utilizzando Photoshop e falsificando le foto delle piazze per creare l’impressione che le manifestazioni siano dirette specificamente contro il presidente ucraino Volodymyr Zelens’kyj e descrivano il malcontento di vivere sotto la “democrazia ucraina”.

D’altronde, l’obiettivo della propaganda russa è quello di screditare la legittimità dell’Ucraina e dipingere il suo governo come corrotto o inetto, nonché dimostrare il prossimo collasso dello Stato. Creare una frattura non solo all’interno dell’Ucraina ma anche tra il paese e i suoi alleati occidentali, suggerendo che gli aiuti finanziari e militari occidentali vengono rubati o utilizzati in modo improprio, è una delle narrazioni ricorrenti che raccontano la situazione delle proteste ucraine in Russia.

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Claudia Bettiol
Claudia Bettiol

Traduttrice e redattrice, la sua passione per l’est è nata ad Astrachan’, alle foci del Volga, grazie all’anno di scambio con Intercultura. Gli studi di slavistica all’Università di Udine e di Tartu l’hanno poi spinta ad approfondire le realtà oltrecortina, in particolare quella russa e quella ucraina. Vive a Kyiv dal 2017, collabora con Osservatorio Balcani e Caucaso, MicroMega e Valigia Blu. Nel 2022 ha tradotto dall’ucraino il reportage “Mosaico Ucraina” di Olesja Jaremčuk, edito da Bottega Errante.