Come potrai immaginare, questo progetto ha dei costi, quindi puoi sostenerci economicamente con un bonifico alle coordinate che trovi qui di seguito. Ti garantiamo che i tuoi soldi verranno spesi solo per la crescita del progetto, per i costi tecnici e per la realizzazione di approfondimenti sempre più interessanti:

  • IBAN IT73P0548412500CC0561000940
  • Banca Civibank
  • Intestato a Meridiano 13

Puoi anche destinare il tuo 5x1000 a Meridiano 13 APS, inserendo il nostro codice fiscale nella tua dichiarazione dei redditi: 91102180931.

Dona con PayPal

Kakha Kaladze, da calciatore a uomo politico

Prima di Khvicha Kvaratskhelia, il favorito dei georgiani era Kakhaber (detto “Kakha”) Kaladze. Sebbene un difensore come Kaladze non sia capace di carpire i cuori dei tifosi al pari di un attaccante funambolico, l’ex giocatore di Milan e Genoa ha avuto una carriera di enorme successo che ne ha fatto un eroe in patria. Basti pensare che nelle dieci stagioni alla corte del Diavolo stellare dei primi anni Duemila ha vinto da protagonista due Champions League, un traguardo che pochi professionisti al mondo possono vantare.

La sua fama calcistica è stata il viatico per la sua carriera politica anch’essa, come vedremo, fruttuosa, ma gli ultimi mesi del 2022 sono stati piuttosto complessi per l’attuale sindaco di Tbilisi.

Immagini difficili per un tifoso juventino, i rigori di Juventus-Milan, la finale di Champions League del 2003. Kaladze è il terzo rigorista per i rossoneri. Da notare come il telecronista, Carlo Pellegatti, dichiara che il georgiano “sembra un personaggio di Puškin”: sono passati pochi anni dalla caduta dell’Urss e tutti gli ex territori dell’impero sono ancora associati alla Russia.

Incidente di percorso

13 ottobre 2022. Tre adolescenti stanno giocando nel parco Vake di Tbilisi. Tutto normale, fin quando si calano in una delle fontane del parco per recuperare una palla e rimangono fulminati. Una di loro, una ragazzina tredicenne, muore mentre la stanno trasportando in ospedale, gli altri due sopravvivono grazie all’intervento tempestivo di uno dei giardinieri del parco.

Il sindaco di Tbilisi, Kakha Kaladze, finisce immediatamente al centro delle critiche per l’incidente. Il parco Vake, uno dei più grandi in città e tra le poche aree verdi a essere sopravvissuta all’enorme e incontrollato sviluppo edilizio avvenuto a Tbilisi negli ultimi vent’anni, è stato inaugurato in pompa magna dallo stesso primo cittadino solamente il giorno precedente, dopo due anni di lavori di rinnovamento.

Nel sempre turbolento panorama politico georgiano, le opposizioni hanno iniziato a chiedere a gran voce le dimissioni del sindaco. I legami tra Kaladze e Green Service+, l’azienda che ha svolto i lavori nel parco, sono finiti in particolare nel mirino, visto che già nel 2014 i due azionisti principali dell’azienda erano stati condannati per aver usato metodi illeciti per vincere gare d’appalto lanciate dalla città di Tbilisi. Ma Kaladze non ha dato segno di volersi dimettere.

Tutti i colpevoli dovranno rispondere davanti alla legge, me compreso: se sono colpevole di qualsiasi illecito, sono pronto ad assumermene la responsabilità.

Kakha Kaladze, 13 ottobre 2022.

Le polemiche intorno all’ex calciatore non si sono placate nelle settimane successive. In particolare, Kaladze è stato nuovamente bersagliato dalle critiche quando, a fine novembre 2022, è stato annunciato che lo slogan delle decorazioni di capodanno in città – ogni anno a Tbilisi le decorazioni hanno un tema diverso – sarebbe stato: “Tbilisi, città della pace”.

Con la guerra in Ucraina, la scelta di tale motto non poteva che risultare poco sensibile e controversa. Il conflitto ha infatti suscitato reazioni fortissime in Georgia dove la maggioranza della popolazione considera la Russia come una potenza occupante che, dopo secoli di dominio coloniale, continua a controllare illegalmente l’Abcasia e l’Ossezia del Sud, due territori separatisti che Tbilisi e tutti i membri dell’Onu – con l’eccezione di Mosca e altri quattro paesi – riconoscono come parte della Georgia. Il ricordo della guerra del 2008, in cui l’esercito russo ha invaso il paese arrivando a pochi chilometri da Tbilisi, non fa che accrescere l’astio nei confronti della Russia.

Per questo motivo centinaia di georgiani combattono in difesa dell’Ucraina fin dal 2014 in quella che è la Legione Georgiana. Molti si sono volontariamente uniti allo sforzo bellico dopo il 24 febbraio 2022 e tanti – almeno trentaquattro – sono caduti dall’inizio dell’invasione. In loro onore, le fotografie dei combattenti morti sono state appoggiate nel corso dei mesi davanti all’edificio del parlamento a Tbilisi, un monumento “informale” che testimonia il sostegno della popolazione georgiana per l’Ucraina.

Il fatto che mentre le decorazioni di capodanno venivano montate davanti al parlamento, le fotografie dei caduti siano state rimosse e spostate in piazza degli Eroi, un luogo che registra un passaggio molto inferiore di persone, non ha fatto che alimentare le polemiche.

Il governo guidato da Sogno Georgiano, il partito di cui Kaladze è uno dei principali esponenti, dal 24 febbraio ha assunto posizioni molto moderate sulla guerra in Ucraina che si discostano radicalmente dalla forte reazione popolare. Il primo ministro, Irakli Gharbasvhili, ha condannato morbidamente il Cremlino per l’invasione e la Georgia non si è unita alle sanzioni occidentali contro Mosca.

Il governo di Tbilisi è anche storicamente ostile alla Legione Georgiana, il cui leader, Mamuka Mamulashvili, è stato accusato di essere affiliato al Movimento Nazionale Unito, il principale partito di opposizione. Non a caso il presidente di Sogno Georgiano, Irakli Kobakhidze, lo scorso 4 dicembre ha dichiarato che i georgiani che combattono in Ucraina rischiano di vedersi tolta la cittadinanza georgiana.

La rimozione delle fotografie davanti al parlamento non poteva che gettare benzina sul fuoco. L’anno si è chiuso per Kaladze con una burrascosa sessione del Consiglio comunale in cui ha dato conto delle attività del 2022 e ha dovuto rispondere alle accuse delle opposizioni, mentre fuori dall’edificio si svolgeva una manifestazione che ne chiedeva le dimissioni.

Kaladze, un politico popolare

Il corso degli eventi negli ultimi mesi del 2022 è piuttosto inusuale per Kaladze che, fino a ottobre, era una delle figure politiche più popolari nel paese (ad esempio, secondo un sondaggio condotto dal National Democratic Institute , nel 2020 risultava essere il secondo politico più apprezzato in Georgia). Se la sua fama calcistica è stata sicuramente il motivo per cui, nel 2012, l’allora coalizione di opposizione lo fece entrare nelle proprie file in vista dell’elezioni di quell’anno, nell’ultimo decennio, l’ex calciatore non si è limitato a fare la figurina, dimostrandosi un politico attivo ed energetico.

Dopo aver coperto la carica di ministro dell’Energia e di vice primo ministro a partire dalla vittoria di Sogno Georgiano nelle elezioni parlamentari del 2012, nel 2017 si è candidato a sindaco di Tbilisi, affermandosi nella tornata elettorale nell’ottobre di quell’anno e venendo rieletto per un secondo mandato nel 2021.

Da primo cittadino della capitale, Kaladze ha intrapreso una serie di iniziative volte a migliorare la vita dei suoi abitanti. Se le intenzioni sono buone, rendere una città inquinata e caotica più verde e vivibile, la realizzazione di questi piani è per il momento discutibile.

Prometto che tra quattro anni Tbilisi sarà la città più verde, più organizzata e più bella d’Europa

Kakha Kaladze, 2021.

Se da una parte, ad esempio, il viale Chavchavadze (una delle arterie principali della capitale che conduce proprio al parco Vake) ha visto la costruzione di corsie preferenziali per gli autobus e l’eliminazione del parcheggio selvaggio sui marciapiedi, dall’altra il problema del traffico e dell’inquinamento in città non ha fatto che peggiorare nel corso degli anni. Se il parco macchine dei mezzi pubblici è stato completamente rinnovato e la metro ha visto il completamento di una nuova stazione dopo più di trent’anni di attesa, il prezzo dei biglietti è salito, rendendoli meno accessibili alla parte più povera della popolazione

Infine, la guerra in Ucraina ha influito sulla vita in città. I due flussi di russi in fuga verso la Georgia – il primo all’inizio del conflitto, il secondo quando a settembre è stata indetta la “mobilitazione parziale” – hanno fatto salire la domanda del mercato immobiliare. Fatto che, unito agli stipendi moscoviti dei nuovi arrivati, ha causato un enorme aumento dei prezzi degli affitti – a ottobre il portale Bpn parlava di aumenti del 120% rispetto allo stesso mese del 2021 – rendendoli insostenibili per la popolazione locale. A Tbilisi poi si continua a costruire senza sosta ovunque e apparentemente senza controllo.

Una testimonianza delle problematiche legate all’aumento degli affitti, tra stipendi insufficienti a pagarli e affittuari sfrattati dai padroni di casa.

Insomma, il 2023 si preannuncia un anno complesso per Kaladze. La sua versatilità, una delle sue caratteristiche più apprezzate come calciatore, forse lo aiuterà in questa tappa della carriera politica.

Condividi l'articolo!
Aleksej Tilman
Aleksej Tilman

Laureato in scienze politiche, ha vissuto due anni a Tbilisi, lavorando e specializzandosi sulle dinamiche politiche e sociali dell'area caucasica all'Università Ivane Javakhishvili. Ha collaborato con East Journal dal 2015 al 2021.