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I consigli libreschi per la primavera 2024 di Meridiano 13

Dopo i consigli di fine anno 2022, quelli per fine anno 2023 e quelli per l’estate 2023 la redazione di Meridiano 13 ha deciso di stilare nuovi consigli libreschi per la primavera 2024, scegliendo con grande cura e attenzione una lista di titoli che ha letto e amato, con alcune brevi recensioni: potrebbero essere un buon regalo – o autoregalo – per qualcuno di voi.

Diario di guerra di Olga Grebennik, traduzione di Tatiana Pepe, Caissa Italia, 2022

Una testimonianza illustrata dei primissimi giorni di guerra in diretta dai rifugi antiaereo – l’unico luogo sicuro – della città ucraina di Charkiv, pesantemente bombardata ancora oggi dagli occupanti russi. Pochissime le parole, tradotte con cura da Tatiana Pepe, che accompagnano i disegni di Olga, illustratrice che riesce a descrivere, con pochi tratti a matita, la sua vita e quella della sua famiglia nel mezzo della devastazione. Un racconto importante, perché la guerra continua e non va dimenticata.

Il posto dove stare. Racconti di viaggio di un volontario in Ucraina di Ludovico Gualano, CineSmania Edizioni, 2023

Ludovico Gualano (classe 1994) ha intrapreso molti viaggi in paesi devastati da guerre e conflitti (Gaza, Siria), ma è in Ucraina che ha trovato il “posto dove stare”, luogo che vuole raccontare attraverso la sua esperienza di volontario e le voci delle persone incontrate. Nato con il progetto Giuditta Rescue Team, che dal 2022 raccoglie fondi e porta aiuti nel paese a bordo di “Giuditta”, auto che ora è nelle mani dei volontari ucraini e che viaggia al fronte per salvare vite umane, Il posto dove stare rappresenta una piccola bussola per capire cosa succede nella realtà quotidiana ucraina.

La guerra nascosta. L’Italia nella crociata contro la Russia sovietica (1918-1920) di Francesco Giliani, Red Star Press, 2020

È il 1919, la Prima guerra mondiale è ufficialmente conclusa, ma alcune truppe non fanno rientro alle proprie dimore. Tra queste, i soldati Alleati e italiani segretamente impegnati nel tentativo di soffocare sul nascere quella rivoluzione russa che tanto fa paura ai governi occidentali. Ma la truppa, logorata da anni di combattimenti, è facile preda della propaganda sovietica: al fronte intere compagnie si ammutinano, rifiutano di eseguire gli ordini, fraternizzano con il nemico. Basandosi su un’ampia raccolta di fonti inedite, Giliani ci accompagna alla scoperta di questa parte rimossa della nostra storia recente.

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I quaranta giorni del Mussa Dagh di Franz Werfel, traduzione di Cristina Basseggio, Oscar Mondadori, 1935

Aprile è il mese in cui in Armenia e nel mondo si commemora il genocidio armeno. Quest’anno, per ricordare gli eventi del 1915, vi proponiamo il romanzo dell’autore austro-boemo Franz Werfel che negli anni Trenta del Novecento rese nota al grande pubblico la tragedia del popolo armeno. Quella de i I quaranta giorni del Mussa Dagh è una storia basata su eventi realmente accaduti: la resistenza di sette villaggi armeni allo sterminio organizzato dalle autorità ottomane. È un romanzo senza tempo che Werfel, ebreo nella Germania nazista, scrisse basandosi sulle testimonianze dei sopravvissuti.

Storia segreta delle creazioni di Vladislav Otrošenko, traduzione di Mario Caramitti, Marietti editore, 2023

Questo volumetto, impreziosito tanto dalle illustrazioni di Jurij Petkevič quanto dalla precisa ed elegante traduzione di Mario Caramitti, presenta una serie di testi di uno scrittore di rara raffinatezza stilistica, i cui intrecci testuali catturano e aprono innumerevoli dimensioni di riflessione: dalle lingue e i popoli che attorniano la mitologica torre di Babele, ai fantastici retroscena catulliani, fino alle vicende biografiche di un Gogol’ inusitato. 

Capire il confine di Giustina Selvelli, Bottega Errante Edizioni, 2024

E tu la conosci la storia di Gorizia e Nova Gorica, la città divisa in due dal confine all’indomani della seconda guerra mondiale? Diversamente dal più noto muro di Berlino, la frontiera che ha separato artificialmente gli abitanti di Gorizia è meno nota, benché sia stata altrettanto dolorosa e abbia avuto importanti ripercussioni sulla nostra contemporaneità a livello sociale, culturale, politico ed economico. Cosa ha voluto dire nascere e crescere in questo contesto geografico segnato pesantemente da una frontiera dura ce lo racconta Giustina Selvelli, antropologa dalla biografia e genealogia famigliare plasmata anche da questa forzata divisione. Attraverso approfondimenti storici e incursioni nell’attualità, Selvelli offre degli utili strumenti per scoprire la realtà del goriziano di ieri e di oggi e, più in generale, per riflettere sui confini e il loro portato socio-politico. Dal 17 aprile in libreria!

Il collezionista di paure di Goran Vojnović, traduzione di Patrizia Raveggi, Forum Editrice, 2023

Dopo diversi romanzi Goran Vojnović arriva in Italia anche con una serie di saggi/articoli che ci mostrano un ulteriore lato di questo importante scrittore sloveno contemporaneo. In particolare i primi capitoli del libro sono particolarmente interessanti, affrontando da un altro punto di vista temi cari all’autore, come il ricordo, il rapporto con il passato e con la nostalgia. La parte finale fa un’irruzione nella contemporaneità di ciascuno di noi, andando ad indagare le sensazioni e i momenti che ciascuno di noi ha vissuto nell’epoca del Covid. 

Consigli libreschi per la primavera - Goran Vojnovic all'ombra del fico
La strada del nord di Anila Wilms, traduzione Franco Filice, Keller Editore, 2016

“La strada del nord” è un romanzo ambientato nell’Albania degli anni Venti. A uno sguardo superficiale, l’ambientazione potrebbe sembrare priva di significato, ma il Paese in quegli anni è una sorta di cantiere dove si scontravano diversi modi di intendere il mondo e la politica. Fra vecchi poteri ottomani, nuovi ambasciatori e politici interessati più al potere che alla “dottrina”, accade un gravissimo fatto di cronaca che coinvolge alcuni ospiti.

Figlio di papà di Dino Pešut, traduzione di Sara Latorre, Bottega Errante Edizioni, 2024

Un breve, affilato e ironico romanzo che va dritto al punto: che rapporto hai con i tuoi genitori? Cosa significa e cosa comporta appartenere alla generazione degli anni Novanta? Essere queer? In Croazia? La malattia del padre costringe improvvisamente il protagonista a fare i conti con tutte queste domande, a riaprire il cassetto dove ha chiuso a chiave i propri sogni e soprattutto ad affrontare una volta per tutte la paura di amare e di essere amato. 

L’isola di Bianca Bellová, traduzione di Laura Angeloni, Miraggi Edizioni, 2024

Con L’isola (Ostrov) la scrittrice ceca arriva al suo quarto romanzo pubblicato in Italia. Sviluppandosi tra l’isola e il mare, il romanzo accompagna il lettore nelle vicende che vedono protagonisti due eroi dai tratti epici, Izdar e Nurit. Tra lessico marinaresco, avventure e segreti svelati, l’opera si presenta come un avvincente viaggio dai tratti fiabeschi attraverso misteri e desideri. In questo quadro avvincente, il lettore può compiere una riflessione sull’umanità, distanziandosi dalla realtà in cui è immerso proprio grazie al filtro letterario.

Taccuini 1922-1939 di Marina Cvetaeva, traduzione e cura di Pina Napolitano, Voland, 2024

A una decina d’anni a seguito dell’uscita di Taccuini 1919-1921 (2014), la casa editrice Voland ritorna a pubblicare i taccuini di Cvetaeva, questa volta situati nel travagliato periodo dell’esilio della poetessa. Frutto di un lungo lavoro d’archivio condotto all’Archivio di Stato Russo di Letteratura e Arte di Mosca, l’opera presenta in modo frammentario ed eterogeneo una ricostruzione anche minuziosa degli avvenimenti che hanno segnato la vita dell’autrice, elaborato attraverso un incrocio di voci e pensieri. Questi Taccuini rappresentano dunque un ulteriore strumento a comprendere la biografia dell’autrice e la sua poetica.

Il gioco sporco. L’uso dei migranti come arma impropria di Valerio Nicolosi, Rizzoli, 2023

Invasione, sostituzione etnica, islamizzazione. Sono solo alcuni dei termini razzisti che alimentano la narrazione sulle migrazioni. I migranti diventano, così, numeri per le statistiche, strumento di propaganda e scontro politico. Il libro del giornalista Valerio Nicolosi affronta di petto queste tematiche, mostrando il “gioco sporco” sulla pelle dei migranti, utilizzati come arma dai dittatori o come spauracchio per la stabilità sociale dai governi “democratici”. Nelle pagine del suo libro, Nicolosi descrive e racconta quello che accade lungo i confini orientali europei: violenze, privazioni, campi di detenzione. Senza cadere nel pietismo ma fornendo un’adeguata analisi politica della gestione scellerata del fenomeno migratorio attuato dalla Fortezza Europea.

Per altre letture e curiosità culturali, vi rimandiamo alla nostra sezione Linguaggi.

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Redazione
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