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Inaugurata la nuova “Grande linea circolare”, la metropolitana di Mosca è entrata nel futuro

Il primo marzo in Russia inizia ufficialmente la primavera e quest’anno l’arrivo della stagione dei fiori è stato accompagnato da un evento che i cittadini di Mosca aspettavano con trepidazione: l’inaugurazione delle ultime stazioni che hanno completato la “grande linea circolare” della metropolitana cittadina.

Con settanta chilometri di lunghezza, oltre ad essere la linea più estesa della metropolitana moscovita, la “grande linea circolare” ha superato di ben 13 chilometri la seconda linea circolare della metropolitana di Pechino, diventando l’anello metropolitano più lungo del mondo.

Le 31 fermate di questa nuova linea metropolitana, percorribili in poco più di novanta minuti, si chiudono in un cerchio che si interseca con “l’anello centrale di Mosca”, un’altra linea circolare della metropolitana cittadina inaugurata nel 2016, formando i “due cuori della capitale”. A differenza del primo “anello centrale di Mosca”, che si presenta come una linea metropolitana sopraelevata, la “grande linea circolare” è completamente sotterranea.

Alla cerimonia di inaugurazione di questo mastodontico progetto infrastrutturale hanno preso parte il sindaco della capitale Sergej Sobjanin e Vladimir Putin. Il presidente, dando il via alla circolazione dei treni, si è congratulato con i cittadini per questo evento significativo, che, come ha sottolineato anche il sindaco di Mosca sul suo canale Telegram, consentirà ai moscoviti di risparmiare fino a 45 minuti al giorno nei loro tragitti quotidiani e alleggerirà il traffico passeggeri sulle altre linee nelle ore di punta.  

L’inaugurazione in pompa magna della “grande linea circolare” ha probabilmente assicurato a Sobjanin, qualora la sua candidatura dovesse essere ufficializzata, la vittoria alla tornata elettorale del 10 settembre 2023, data in cui, tra l’altro, i moscoviti saranno chiamati a eleggere il nuovo sindaco di Mosca, consentendogli di governare la capitale per il terzo mandato di fila. Proprio poche settimane prima dell’inaugurazione, in un vertice tra Putin e Sobjanin, il sindaco aveva comunicato al presidente la fine dei lavori e chiesto il permesso di inaugurare la nuova linea.

La storia del progetto

Durante i primi lavori di costruzione della metropolitana moscovita negli anni Quaranta, era chiamata “grande linea circolare” quella che è poi semplicemente diventata “linea circolare”, ovvero l’anello che passa più o meno sotto il centro di Mosca attualmente inglobato dalle altre due linee circolari menzionate in precedenza.  Sempre negli anni Quaranta, gli ingegneri moscoviti progettavano di costruire un’altra linea circolare, ancora più centrale che sarebbe passata sotto i boulevard moscoviti. A seguito della progressiva espansione della città di Mosca, che dai circa
3 361 000 di abitanti del 1945 è passata agli 8 815 000 di abitanti nel 1987 e ai 13 milioni ufficialmente dichiarati del 2023, le esigenze sono chiaramente cambiate.

L’aumento della popolazione ha causato la nascita di nuovi quartieri e, con essi, è sorta la necessità di sviluppare ulteriormente lo schema della metropolitana cittadina. Di fatto, la metropolitana di Mosca è diventata nel tempo una vera e propria città sotterranea che vive di vita propria sviluppatasi parallelamente alla città in superficie. Oggi, lo schema della metropolitana moscovita, oltre alle 3 linee circolari citate, comprende ben 14 linee radiali e i piani futuri prevedono l’apertura di ulteriori stazioni e linee.  

La costruzione di una seconda linea circolare più ampia rispetto a quella già esistente era stata già prevista dal Piano generale di sviluppo di Mosca del 1971. Tuttavia, nel periodo sovietico i lavori non sono mai iniziati e dopo la caduta dell’Urss le difficoltà economiche hanno impedito a lungo la realizzazione del progetto.

Un forte impulso allo sviluppo della metropolitana è arrivato a partire dal 2010, quando ormai il paese si era ripreso dallo shock economico e sociale dei terribili anni Novanta. A testimonianza di ciò, è opportuno notare che dal 2011 ad oggi sono stati messi in funzione duecento chilometri di linee metropolitane e inaugurate ben 109 nuove stazioni.

L’attuale percorso della “grande linea circolare” è stato approvato nel 2012 e alla progettazione, oltre a “Metrogiprotrans”, l’azienda che sin dal 1933 ha progettato tutte le attuali linee della metropolitana, ha partecipato anche un’azienda spagnola. Alla costruzione, invece, ha preso parte anche la filiale russa della China Railway. Durante i lavori sono stati usati più di un milione di metri cubi di cemento e, nei momenti di maggiore attività, nei cantieri hanno lavorato contemporaneamente fino a 11 500 persone.

La circolazione sulla nuova linea metropolitana è stata avviata gradualmente nel corso del tempo. Il primo tratto è stato aperto nel febbraio 2018. Sono poi seguite altre inaugurazioni negli anni successivi, fino ad arrivare al primo marzo 2023, quando l’anello metropolitano è stato finalmente chiuso.

Un incontro tra futuro e passato

La metropolitana di Mosca è un vero e proprio museo sotterraneo che attira persone da tutto il mondo per la bellezza artistica delle sue fermate. Al suo interno si è creato nel tempo un connubio tra il passato sovietico e la modernità. Camminare nel sottopassaggio che porta da una stazione sovietica a una stazione contemporanea è come attraversare un portale spazio-temporale che collega le diverse tappe della storia di questo immenso paese.

Le fermate di epoca sovietica, ornate di mosaici che raffigurano la storia, la geografia, la politica e la scienza dell’Unione Sovietica, grandi lampadari, arcate in marmo, busti di Lenin e altri rivoluzionari, statue raffiguranti contadini e operai, sono costruite secondo lo stile del realismo socialista. L’architettura e gli elementi decorativi sono piegati alla storia, al potere e all’ideologia comunista.

Le fermate della “grande linea circolare” rispecchiano invece la modernità sia nella scelta dei materiali che nel design. Per esempio, la rifinitura della stazione “Voroncovskaja” è stata eseguita con agglomerato di quarzo, una pietra artificiale che possiede una buona resistenza all’usura. Mentre nella stazione “Novatorskaja” per la prima volta è stato usato come materiale di rifinitura per la creazione del soffitto sospeso il vetro stratificato. Al centro della stazione “Rižskaja”, invece, è stato installato un grande schermo curvo psichedelico che mostra ai passeggeri la velocità di connessione a Internet che si può raggiungere nella “grande linea circolare”: in cinque stazioni sarà testata una rete pilota 5G.

La “grande linea circolare” è servita da circa cento treni russi “Mosca-2020”. Ampie porte e intercomunicanti, caricatori USB sui sediolini, grandi display informativi, sistemi di condizionamento e disinfezione dell’aria sono i comfort di cui possono disporre i passeggeri nei vagoni di questi treni. Inoltre, i “Mosca-2020” presentano un nuovo sistema di guida, risultano meno rumorosi dei treni attivi sulle altre linee e il loro andamento è più regolare.

La “grande linea circolare” è un gioiello dell’ingegneria che consentirà alla città di Mosca di crescere e svilupparsi ancora di più nel futuro, ma, come dimostrano i piani futuri di sviluppo della metropolitana di Mosca, non è un traguardo, bensì soltanto una tappa di un grande progetto ingegneristico e infrastrutturale volto a migliorare la vita dei moscoviti.

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Armando Spigno
Armando Spigno